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Voucher Startup – Sardegna

Regione

Scadenza

31/12/2023

Soggetti
beneficiari

Possono presentare domanda a valere sul presente intervento le Micro e Piccole Imprese (MPI), così come definite nell’Allegato 1 al Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione europea del 17 giugno 2014 regolarmente costituite come società di capitali, anche in forma cooperativa, di diritto italiano, da non più di 36 mesi al momento della presentazione della domanda che si propongono con un piano di avvio caratterizzato da significativi elementi di innovatività.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni, le imprese proponenti devono rispettare le seguenti condizioni di ammissibilità:

a) essere regolarmente iscritte nella sezione speciale delle startup innovative del Registro delle Imprese e in quanto tali in attività alla data di presentazione della domanda;

b) non essere identificabili come imprese “collegate”;

c) aventi la sede operativa, in cui si realizza il piano di utilizzo del voucher, in Sardegna;

d) svolgere attività in uno dei settori previsti dal Bando;

e) svolgere le attività indicate nel business pan e nel piano di utilizzo del voucher, oggetto della richiesta di contributo, coerentemente con le attività ricomprese nell’oggetto sociale di cui allo statuto e visura camerale;

f) non essere state beneficiarie di provvedimenti di concessione di aiuti “de minimis”, sulla base del Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, il cui importo cumulato nell’arco di tre esercizi finanziari non abbia superato il massimale di € 200.000,00 (l’esercizio finanziario entro il quale il contributo viene concesso e i due esercizi finanziari precedenti);

g) impegnarsi a dimostrare il requisito di adeguata capacità economico – finanziaria a cofinanziare il piano di utilizzo del voucher da realizzare;

h) non avere usufruito in precedenza di altri finanziamenti pubblici finalizzati alla realizzazione, anche parziale, delle stesse spese previste nel piano di utilizzo del voucher;

i) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;

j) non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea al momento del pagamento dell’aiuto;

k) non essere incorsi nelle sanzioni interdittive, ovvero aver subito l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi;

l) non siano state dichiarate gravemente inadempienti per inosservanza degli obblighi contrattuali a seguito dell’attribuzione di un altro contratto o della concessione di una sovvenzione a carico del bilancio comunitario e/o nazionale e/o regionale;

m) possedere una situazione di regolarità contributiva per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi nei confronti di INPS e INAIL;

n) rispettare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali, della sicurezza sui luoghi di lavoro, dei contratti collettivi di lavoro e delle normative relative alla tutela dell’ambiente;

o) si impegnino ad apportare mezzi finanziari adeguati attraverso risorse proprie o mediante finanziamento esterno, da destinare interamente ed esclusivamente alla copertura della quota privata (cofinanziamento) del piano dei costi, nella misura che sarà quantificata da Sardegna Ricerche nel provvedimento di concessione provvisoria del contributo;

p) impegnarsi ad operare in regime di contabilità ordinaria o, qualora si trovi in regime di contabilità semplificata, ad attivare un conto corrente dedicato, destinato esclusivamente a gestire le transazioni (pagamenti e apporti finanziari) oggetto del piano;

q) il cui legale rappresentante dichiari che la richiedente, o altra società presso la quale lo stesso operi in qualità di legale rappresentante o amministratore, non ricade in una o più delle condizioni previste dall’articolo 14 comma 1 della L.R. n.5 dell’11.04.2016.

Presentazione delle domande

Dal giorno 18/06/2022 fino al giorno 31/12/2023.

Intensità agevolazione

Il piano di utilizzo del voucher potrà avere una dimensione ricompresa tra un minimo di Euro 15.000 e un massimo di Euro 100.000.

L’intensità dell’aiuto, che non potrà superare la misura massima del 90% sul totale dei costi del piano di utilizzo del voucher approvato, è determinata dalla portata innovativa dell’iniziativa e dal suo correlato grado di rischio, nonché dalla valutazione dei criteri impatto sociale/ambientale, pari opportunità, impatto in termini di ricadute territoriali e rispondenza alle finalità e alle aree di specializzazione individuate nella Strategia regionale di Specializzazione Intelligente, come meglio specificato nella tabella al link sottostante:

Iniziative
ammissibili

Le imprese che intendono presentare la domanda di agevolazione, dovranno presentare una istanza di accesso al programma Voucher Startup contenente un business plan incentrato sul completamento e/o sulle successive fasi di sviluppo del nuovo prodotto/servizio e/o processo innovativo, frutto delle conoscenze e del lavoro originale dei soggetti proponenti e/o basate sull’utilizzazione dei risultati della propria ricerca condotta presso l’ente di appartenenza, e il cui stadio di sviluppo sia conseguentemente già in una fase avanzata tale da poter essere dimostrato per una valutazione di merito (prototipo dimostrabile).

Il business plan dovrà descrivere dettagliatamente tutte le attività già condotte (anche quelle realizzate dai promotori in data antecedente alla costituzione dell’impresa) lungo il processo di validazione che hanno consentito all’impresa di validare le assunzioni iniziali fondanti il modello di business proposto e che conseguentemente hanno portato alla realizzazione di un prototipo dimostrabile.

Per tali ragioni, dovranno essere già stati chiariti i principi che sottendono alla sua realizzabilità tecnico scientifica ossia alla sua trasformazione in prototipo definitivo, nonché definite le indagini atte a dimostrare la sua potenzialità commerciale, ossia la rispondenza dello stesso ai bisogni e/o esigenze del mercato.

In tal senso si dovrà dare evidenza delle attività di analisi, studio e relazione/confronto già condotte dall’impresa nei confronti del potenziale mercato di riferimento (early adopter). Dovranno inoltre essere descritte tutte le attività da compiere finalizzate alla realizzazione del progetto imprenditoriale ossia al completamento del prototipo pronto per la commercializzazione.

Ai fini della verifica dello stadio di sviluppo raggiunto dal prototipo, che dovrà evincersi da evidenze documentali e fisiche, si farà riferimento agli standard della scala “Technology readiness levels (TRL)” utilizzata nell’ambito del programma Horizon, ammettendo indicativamente un livello di sviluppo compreso tra il 4 e il 6, cioè tra il Proof of Concept e un prototipo.

Spese
ammissibili

Il piano di utilizzo del voucher, della durata massima di 12 mesi, deve avere una dimensione ricompresa tra un minimo di Euro 15.000 ed un massimo di Euro 100.000 e dovrà chiarire le basi per l’esecuzione del lavoro in tutte le fasi progettate e i costi per l’esecuzione dello stesso.

Esso rappresenta il documento attraverso il quale il soggetto proponente dettaglia le attività finalizzate al perseguimento degli obiettivi prefissati nel business plan ossia al completamento del prototipo.

Il livello di dettaglio dei contenuti che verranno restituiti nel documento “Piano di utilizzo del voucher”, costituirà il presupposto per la verifica della coerenza e congruità dei costi in esso riportati necessari all’attuazione del piano, e conseguentemente concorrerà, unitamente ai criteri di valutazione, alla determinazione del contributo.

Le categorie di costo, ciascuna articolabile in più voci e sottovoci, che potranno essere ricomprese nel piano di utilizzo del voucher sono le seguenti:

  • COSTI DI FUNZIONAMENTO;
  • COSTI PER INVESTIMENTI MATERIALI E IMMATERIALI (MAX 20% del valore totale del piano);
  • COSTI PER PRESTAZIONI DI TERZI (MAX 60% del valore totale del piano, ed entro i limiti stabiliti dal “Catalogo dei servizi per le imprese della Sardegna”);
  • COSTI DEL PERSONALE TECNICO COINVOLTO NELLO SVILUPPO DEL PIANO;
  • ALTRI COSTI CONNESSI ALLA REALIZZAZIONE DEL PIANO.

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